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Santa Barbara e la Marina Militare

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

4
DIC
2020

Ogni quattro dicembre la Marina Militare festeggia la sua patrona, Santa Barbara.

La Santa nel 288 d.c.circa, venne rinchiusa in una torre e successivamente condotta al martirio per la sua grande fede cristiana e venne prescelta a patrona in quanto rappresentava la giusta serenità nell’affrontare il pericolo di morte improvvisa, senza alcuna via di scampo. Infatti la martire, nellimminenza del supremo sacrificio, pregò Gesù con la seguente ode :

Tu che tendesti i cieli e fondasti la terra e rinchiudesti gli abissi, il quale comandasti ai nuvoli che piovessero sovra i buoni e sovra i rei, andasti sopra il mare e riprendesti il tempestoso vento, al quale tutte le cose obbediscono, esaudisci per la tua misericordia infinita lorazione della tua ancilla. Pregoti il Signore mio Gesù, se alcuna persona a tua laude farà memoria di me e del mio martirio, mandali grazia per tua misericordia ”.

Con questa ode  si comprende il grande legame che unisce la Santa Barbara agli uomini della Marina Militare ed ai loro depositi di polveri e munizioni ubicati a bordo delle unità navali denominati, Santa Barbara. La ricorrenza viene da sempre festeggiata a bordo delle unità navali presenti in porto e in tutte le caserme appartenenti al presidio militare.

 Fino al 1939 nel giorno di Santa Barbara veniva festeggiata la Festa della Marina ma nello stesso anno venne abrogata e assegnata al 10 Giugno, data che rievocava la celebre azione di Premuda. Il quattro dicembre rimase la data ufficiale per commemorare la Patrona della Forza Armata.

In tutte le città marinare che ospitano le unità navali della Marina Militare la festa di Santa Barbara viene annunciata dall’ incessante suono delle tante sirene presenti a bordo delle navi che sin dal primo mattino, innalzano a riva il Gran Pavese,una serie di bandiere issate sulle navi.

Gli equipaggi delle unità navali dopo aver partecipato alla celebrazione della Santa Messa si approntano per effettuare le antiche gare marinare come il tiro alla fune, la corsa dei sacchi e tante altre gare e giochi, al termine con i familiari e gli ospiti invitati per l’occasione, si recano in mensa per il pranzo, presenziato obbligatoriamente dal comandante dell’unità o della caserma.

Nella Città di Taranto il giorno di Santa Barbara viene vissuto come un giorno di festa per tutti. Nell’immediato dopoguerra la solenne cerimonia veniva svolta all’interno dell’antico cortile del Castello Aragonese alla presenza delle massime autorità militari e civili e dopo la Santa Messa il Comando, come da antica tradizione, distribuiva al personale militare e civile le onorificenze concesse ; al termine la Banda della Marina eseguiva un piccolo intrattenimento musicale.

Negli anni sessanta, la festa di Santa Barbara oltre alle varie fasi già descritte proseguiva nelle  prime ore del pomeriggio, prima del cessa lavori. Infatti la Banda della Marina Militare, in grande uniforme defilava lungo le centralissime vie della città, eseguendo le melodie delle celebri marce militari per raggiungere successivamente il palazzo dell’Ammiragliato per eseguire  subito dopo l’antico rito dell’Ammaina Bandiera alla presenza della popolazione tarantina.

Sul torrione del Castello Aragonese e sull’Ammiragliato, sventolavano le grandi bandiere con l’insegna della Marina Militare, ammainate al suono degli squilli di tromba e all’esecuzione dell’inno nazionale.Al termine della cerimonia la Banda del Corpo Musicale della Marina Militare eseguiva un concerto, diretto dall’indimenticabile Maestro Vittorio Manente, presso la centralissima Piazza della Vittoria ,offrendo una ventata di buona musica con le stellette.

Un concerto eseguito fine alla fine degli anni settanta che creava un magico momento culturale particolarmente sentito e gradito dai tarantini, per l’immediata vicinanza delle festività natalizie e nel contempo riuniva tutti in una comune riflessione e gioia partecipativa.

Negli anni successivi la festività di Santa Barbara è stata prevalentemente svolta all’interno delle strutture militari, per motivi di sicurezza ma negli ultimi decenni, la festività è stata pian piano ripresa e riproposta anche alla cittadinanza presso il Castello Aragonese,nell’Arsenale Militare, presso la nuova Stazione Navale, nel Duomo di San Cataldo e l’anno scorso la festività è stata svolta presso la Concattedrale, allietata dalle musiche eseguite dalla Fanfara di Presidio,  suggellando e preservando l’antico connubio esistente fra la Città di Taranto e la Marina Militare.

In questo periodo l’intera Nazione e la stessa Forza Armata è impegnata ad affrontare il temibile Covid 19, pertanto tutte le manifestazioni sono sospese.E’ doveroso inviare un affettuoso augurio a tutti i marinai in servizio e in congedo e un particolare saluto rivolto ai tanti marinai impegnati in attività operative nei vari scenari internazionali, al servizio della Patria e dell’intera comunità.

“Buona Santa Barbara “.

Michele Fiorentino

 

Foto  - 1970 La gara dei sacchi sul ponte di volo dell’Incrociatore Andrea Doria

 

 


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