MENU

Maria Teresa Acquaviva: PIACERE DI AVERTI "INCONTRADA"

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

3
AGO
2012

 

Anni di lavoro a contatto con il territorio – e in particolare con la Valle d’Itria - trasformati in un progetto editoriale a portata di click: “La Valle D’Itria da scoprire”. È l’autrice stessa a presentarci l’innovativo modo di riscoprire le tradizioni surfando nel Web
 
Signora Acquaviva, ci presenti il progetto editoriale “La Valle D’Itria da scoprire”.
«Si tratta di un prodotto editoriale che, a differenza delle altre guide sul territorio, si occupa in maniera specifica della storia delle contrade presenti tra Martina Franca, Locorotondo e Cisternino, particolari per la propria antichità e per essere caratterizzate principalmente da trulli. Nella Murgia dei Trulli vi sono moltissime contrade, ma solo le nostre hanno la peculiarità di essere strettamente legate alla nascita del trullo – e alla diffusione dello stesso – e allo sviluppo della vitivinicoltura».
Com’è nata l’idea?
«È stato un mio pallino. Lavoro da anni a contatto con il territorio e ho deciso di mettere su carta l’esperienza professionale, proponendo itinerari che nel corso del tempo hanno riscosso un gran successo».
La guida è interessante per la sua multimedialità.
«Proprio così. È possibile scaricare gratuitamente un estratto della guida per rendersi conto di cosa si tratta, successivamente si può decidere di acquistarla nel formato che si desidera (tablet, smartphone, Pc) a 4,90€. Il progetto editoriale - nato dall’unione di testi e foto - è stato arricchito da video visibili sul portale www.valleditria.it, dove la guida è in vendita. Tra circa un mese sarà disponibile una versione in lingua inglese considerando il grande numero di turisti che – non solo d’estate – sono in visita nel nostro territorio. Per ora la guida è solamente in formato digitale, ma per dicembre ci auguriamo di stamparla».
Quali sono le tematiche affrontate?
«La guida è sostanzialmente dedicata alla storia delle contrade e si sviluppa in itinerari caratterizzati ognuno per la propria tematica. Dai primissimi insediamenti di gruppi parentali, sino alla formazione di veri e propri villaggi. Un processo antico che prevedeva il crescere del numero dei trulli di generazione in generazione, considerando che ogni padre ne costruiva uno per discendente. Nella guida vengono analizzati gli antichi palmenti (il più raro presente in una grotta) e le lamie; l’architettura in pietra a secco e l’operato di mastri trullari e paretari; il paesaggio in sé che si può ammirare spostandosi tra le mete turistiche più gettonate della zona come Martina Franca, Locorotondo, Cisternino e Alberobello».
Vengono proposti itinerari “ad anello”.
«Sono percorsi che si snodano per l’intera Valle d’Itria toccando le numerose contrade, anche le più sperdute e disabitate. Un modo diverso per conoscere – e far conoscere - il nostro territorio non seguendo i soliti percorsi, ma proponendo itinerari molto antichi in cui ci si può imbattere unicamente a piedi. Insomma, si abbandona l’asfalto per visitare paesaggi per nulla ammodernati. Lo scorso 2 agosto è stato il giorno del primo itinerario con una passeggiata nella campagna - tra Cisternino e Locorotondo - protesa verso il punto in cui la collina murgiana (i Monti) comincia a digradare, a tratti ripida, verso la pianura adriatica e consente di ammirare un paesaggio sconfinato, stando in alto “come sospesi tra terra, cielo e mare”. I partecipanti hanno avuto la possibilità di visitare le antiche contrade di Marinelli, Zuzù, Tumbinno e Serafino, concludendo il proprio percorso con la degustazione sullo “iazzile” di specialità contadine preparate alle nonne lì residenti, con buon vino locale, racconti, ricordi e aneddoti».
Un lavoro molto accurato. Quanto tempo è stato necessario per la realizzazione?
«Circa due mesi. Non molto, giusto il tempo di dare organicità al lavoro svolto nel tempo: foto scattate durante sopralluoghi, discorsi fatti con gente del posto e un insieme di escursioni già proposte. Lungo il mio cammino professionale, ho sempre fatto conoscere la nostra terra».
Quali sono stati i primi riscontri raccolti?
«Considerando che la guida è in fase di promozione da una settimana, i riscontri sono sorprendenti. In poco tempo – e grazie a internet - “La Valle D’Itria da scoprire” ha fatto il giro del Web ed è stata da subito molto apprezzata».
 



Commenti:

Donato Martucci 4/AGO/2012

La lettura dell'articolo-intervista suscita un interesse immediato. Si è come rapiti da antichi segreti appena svelati. Le descrizioni della Dott.ssa Acquaviva hanno un potere di cattura. Si è come catturati da qualcosa di misterioso, eppure straordinariamente presente nel nostro territorio. Complimenti per il progetto arduo e ambizioso. Sicuramente il tempo ripagherà la passione che da sempre anima e sostiene la Dott.ssa Maria Teresa Acquaviva.Donato Martucci.

Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor