C’erano giovani e meno giovani di religioni ed etnie provenienti da ogni angolo del mondo, c’erano tanti bisognosi di Taranto assistiti quotidianamente dalla Caritas diocesana, oltre cento donne e uomini, tutti insieme nel Centro Polivalente “Giovanni Paolo II” ai Tamburi per condividere “La Mensa dei Popoli”, il pranzo dell’Epifania organizzato dalla Caritas Diocesana di Taranto con la Comunità “Airone” Onlus e l’Associazione di Promozione Sociale “Rinnovamento e Partecipazione”.
Ha partecipato a questa mensa allestita nel cuore del Quartiere Tamburi, a ridosso dell’ILVA, l’Arcivescovo Metropolita di Taranto, S.E. Monsignor Filippo Santoro, che ha avuto parole di conforto e incoraggiamento per i tantissimi “ultimi” che hanno pranzato con lui.
L’iniziativa, infatti, ha visto convergere al Quartiere Tamburi i tanti bisognosi, tarantini e non, che ogni giorno pranzano presso le mense della Caritas Diocesana in città, nonché gli stranieri richiedenti asilo politico e protezione internazionale, assistiti nei Centri SPRAR, finanziati dal “Ministero degli Interni - Servizio Centrale del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati”, gestiti a Taranto e a Massafra dalla Caritas Diocesana.
Don Gaetano Borsci, direttore della Caritas Diocesana, si è detto «commosso per la grandissima generosità dimostrata da tanti esercenti commerciali e ristoratori della città che hanno risposto al mio appello per contribuire all’allestimento di questo pranzo solidale: sono arrivate tantissime cibarie, che sono andate ad aggiungersi a quelle preparate stamane dai volontari e volontarie della Caritas e dal personale della Comunità “Airone” Onlus; oggi siamo qui perché Gesù è venuto per gli ultimi, e i poveri sono privilegiati dalla Chiesa che ha una maggiore attenzione verso chi ha più bisogno. Farsi prossimo per un cristiano non è un optional, ma è il suo primo dovere!»
Monsignor Filippo Santoro ha detto «questa è una Epifania che ci mette davanti ai bisogni del nostro territorio, ma è anche l’Epifania dell’accoglienza e della solidarietà. Così come i Magi offrirono doni al Signore, così questi nostri amici, organizzati dalla Caritas Diocesana, offrono un pasto e un momento di accoglienza a questi nostri fratelli meno fortunati. Per me è sempre un momento di grande gioia partecipare a queste iniziative, perché stando con gli ultimi riceviamo molto dalla loro gratitudine. Questo è il messaggio della Epifania: chi vive la solidarietà non perde nulla, chi sta con la gente più bisognosa e i poveri cresce e aiuta a cambiare la società. Questo è il mio augurio per il 2015, un anno di riscossa, di grande intensità di azione e di solidarietà, un anno che rappresenta per tutti noi una grande occasione che non possiamo perdere!»
In ultimo Salvatore Perillo, presidente dell’APS “Rinnovamento & Partecipazione”, ha sottolineato la sinergia tra diverse realtà, coordinate dalla Caritas Diocesana, per «dare un importante segnale alla città di Taranto: una gara di solidarietà per offrire il pranzo dell’Epifania, a migranti e non, un momento di un percorso per creare una reale integrazione tra i popoli sul nostro territorio».
Questo è stato il grande miracolo di questa “Epifania di nostro Signore” tarantina: tanti bisognosi, chi di semplice sostegno per sopravvivere, chi di aiuto per rifarsi una vita nel nostro Paese, hanno fraternizzato nel salone del Centro Polivalente “Giovanni Paolo II” condividendo il pranzo in questa giornata che ricorda la prima manifestazione della divinità di Gesù all'intera umanità, con la visita solenne, l'offerta di doni altamente significativi e l'adorazione dei Magi.
Nell’occasione hanno “servito” in cucina e ai tavoli i volontari della Caritas diocesana, il personale della Comunità “Airone” Onlus e, per la prima volta, anche gli scout e la Caritas di Carosino.