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90 anni rossoblu al Castello

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

28
SET
2017

La storia del Taranto in una mostra emozionante. Per noi l'hanno commentata il tifoso Giuseppe Malumberti e  Paola Raisi, moglie del compianto Erasmo Iacovone

Per farvi comprendere cosa è stato la mostra dedicata ai 90 anni del Taranto del pallone, intitolata ’Dodicesimouomo’, svoltasi presto il castello Aragonese di Taranto, adiacente al ‘ponte girevole’ (che fa parte della storia della Marina Militare Italiana), non saremo noi a scrivervi in merito. Abbiamo deciso di riportarvi i commenti di due persone che, per motivi diversi, fanno parte della storia tarantina del pallone. Il primo è un tifoso d.o.c., Giuseppe Malumberti. Ha scritto le sue sensazioni, davvero forti, tanto da farci accapponare la pelle. Ci è sembrato giusto, per questo motivo, condividere con voi il suo pensiero. L’altra è la signora Paola Raisi, moglie del compianto Erasmo Iacovone, campione e goleador, prematuramente scomparso a causa di un incidente stradale, a cui è dedicato lo stadio di Taranto.

 Giuseppe Malumberti:  “Appena scendi quei gradini la prima sensazione che provi è la pelle d'oca, un mix di emozioni che vanno dalla commozione, stupore, ammirazione e adrenalina; man mano che osservi quelle foto sbiadite e tutti quei cimeli a tinte Rossoblu, comprendi il peso e l'importanza di quella maglia… Quella maglia che spesso è stata maltrattata e allo stesso tempo amata alla follia. Il tour della mostra termina nella sala dedicata al mito, Erasmo Iacovone. Appena entri nella sala ed ammiri le sue maglie, percepisci un energia strana che ti spezza il fiato. Quasi come se aleggiasse il suo spirito.

Questa mattina sento, per certi versi, di essere entrato anche io nella storia, semplicemente perché c'ero! Anche io ho festeggiato i 90 anni del Taranto. E tutto questo è stato possibile solo grazie alla determinazione, e alla passione che ci hanno messo i ragazzi del #dodicesimouomo club Taranto. Loro sono riusciti nell’impresa: un’impresa senza precedenti.
Ringrazio di cuore tutti i soci fondatori e i collezionisti per le belle emozioni che mi avete fatto vivere, ringrazio per avermi dato la possibilità di entrare a far parte di questa bella e passionale famiglia Rossoblu”.

 Paola Raisi: “L’iniziativa  é stata spettacolare; nel corso di questi anni non avevo mai visto tanta organizzazione, tanta passione e devo dire che avete scelto una location fantastica.  Siete stati bravissimi: idee innovative e avete saputo valorizzare questa storia del Taranto in maniera egregia. Complimenti! Ma è inutile dirlo: quando ci sono il cuore e ľanima si sente e si vede! Fantastici davvero!”

 Considerazioni. Non importa se qualche visitatore non sia riuscito a comprendere proprio tutto della mostra, visto l’ordine non proprio preciso con cui erano sistemati foto e cimeli ma, il cuore del vero tifoso, in questa settimana di storia calcistica, ha pulsato più che mai. Rivedendo, per esempio, la foto di Romeo Benetti, un calciatore degli anni 60, poi finito alla Roma, al Milan, alla Juventus e persino in Nazionale, un anziano ci ha fatto notare che, a Taranto, nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di lui. Pare che, una domenica, un suo rilancio finì nel balcone di una signora che abitava nei pressi dell’antico stadio Mazzola, oggi sede del Palamazzola. Insomma, a Taranto non dimostrò affatto le sue grandi qualità e passò quasi inosservato.
Abbiamo visto le foto di quasi tutti i calciatori del Taranto delle varie epoche. E anche successo di ritrovarseli alla mostra, i più recenti. Abbiamo visto tanti uomini con la lacrimuccia perché il calcio è anche sentimento. Che ve lo diciamo a fare.

 



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