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Tutti medici con Wikipedia

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

9
AGO
2018

Il web è uno strumento meraviglioso ma va usato con buon senso: non ci si può sostituire a chi ha studiato anni. Un consulto del medico è indispensabile prima di prendere decisioni basate su informazioni recuperate in rete

Le informazioni  e notizie di tipo sanitario che è possibile ricavare dal web sono estremamente varie e diversificate, da informazioni sanitarie di elevata qualità fornite da siti istituzionali, Società Scientifiche e associazioni (figura 1), a informazioni decisamente fuorvianti prodotte da persone o organizzazioni non affidabili; per cui in un ambiente complesso chi non possiede competenze specifiche presenta notevoli difficoltà a discernere ciò che è corretto da ciò che è errato, ciò che è utile da ciò che è dannoso.
Proverò a dare alcune indicazioni di comportamento.
La disponibilità di software di largo utilizzo che consentono l’attivazione e la gestione di siti web, permette a chiunque di improvvisarsi autore e editore e di pubblicare online materiale di qualsiasi genere, rendendo estremamente difficile controllare l’informazione in rete, con una conseguente notevole variabilità del suo livello qualitativo.
Sebbene la qualità dell’informazione in rete costituisca un problema generale, l’ambito sanitario possiede particolari criticità poiché l’uso di informazioni inaffidabili e/o erronee può essere fonte di danno per la salute del cittadino, come ad esempio la mancata assunzione o sostituzione di farmaci prescritti dal medico curante, auto-diagnosi o diagnosi tardiva o erronea, induzione di false speranze, cybercondria (un’ansia infondata generata nell’utente dal ricercare in rete sintomi e malattie).
Frequentemente l’utente in buona fede, cercando in rete informazioni su argomenti di salute, trovi pagine che pubblicizzano terapie ritenute miracolose senza alcuna evidenza medico-scientifica. Lo scopo di tali notizie errate e fuorvianti è spesso quello economico/pubblicitario. Questo tipo di annunci, oltre che essere fonte di conseguenze psicologiche ed emotive, può condurre il paziente ad astenersi dall’assunzione di farmaci prescritti dal medico curante che hanno una reale efficacia nei confronti della patologia in oggetto, con conseguenze gravi per la salute.
Ecco un elenco di alcune caratteristiche che possono aiutare il cittadino a individuare siti web contenenti informazioni false e fuorvianti:
•    presenza di proclami miracolistici, non consoni alla medicina tradizionale;
•    linguaggio spesso pseudoscientifico, con termini simil-tecnici o poco comprensibili;
•    presenza di annunci pubblicitari e vendita di prodotti;
•    presenza di testimonial, spesso anonimi e difficilmente rintracciabili;
•    promozione di terapie alternative a quelle della medicina scientifica tradizionale.
Altra problematica riguarda l’utilizzo di WIKIPEDIA. Ricercando informazioni sanitarie in rete frequentemente i motori di ricerca restituiscono nelle prime pagine dei risultati collegamenti ad articoli di Wikipedia. Poiché l’utente non supera quasi mai le prime due o tre pagine dei risultati forniti da un motore di ricerca, anzi i primi 10 risultati ricevono il 90% delle selezioni, tale enciclopedia rappresenta un’importante fonte di riferimento per chi cerca informazioni sanitarie.
Wikipedia è tra i dieci siti web più visitati al mondo e riceve oltre 60 milioni di accessi al giorno. Anche i professionisti sanitari utilizzano frequentemente Wikipedia. Trattasi di un’enciclopedia online liberamente accessibile e gratuita. Attivata nel 2001 e pubblicata in oltre 280 lingue, contiene numerosi articoli che trattano argomenti di tipo sanitario e non permette la pubblicazione di annunci pubblicitari e si sostiene attraverso donazioni. A differenza delle enciclopedie tradizionali a cui collaborano unicamente esperti di disciplina, la partecipazione avviene su base volontaria e il suo sistema di modifica e pubblicazione aperto permette a chiunque di contribuire. Le informazioni da qui ricavate potrebbero essere valide e affidabili?
La prima risposta al quesito è stata fornita da una ricerca pubblicata nel 2005 su Nature, una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali, in cui è stato dimostrato che, per quanto riguarda le voci scientifiche, gli errori presenti in Wikipedia erano sovrapponibili come numerosità a quelli presenti nella Enciclopedia Britannica. Ulteriori studi hanno confermato questi dati, eliminando le incertezze e perplessità iniziali sull’affidabilità e sulla qualità dei contenuti pubblicati in Wikipedia. I numerosi accessi che Wikipedia riceve dagli utenti della rete hanno indotto molti ricercatori a ritenere che essa potrebbe costituire una piattaforma globale per la disseminazione di informazioni sanitarie di elevata qualità e rappresentare un importante strumento di promozione della salute.
Per questo motivo, numerose società scientifiche sanitarie e organizzazioni professionali, come pure gruppi di pazienti, hanno creato forme di partenariato per migliorare i contenuti di Wikipedia. A tale proposito occorre sottolineare che l’organizzazione Cochrane – un’iniziativa internazionale nota per la validità degli studi pubblicati – e Wikipedia hanno avviato nel 2014 un progetto congiunto per produrre, condividere e rendere disponibili a tutti gli utenti della rete informazioni sanitarie basate sulle migliori evidenze scientifiche.
Tuttavia nonostante le numerose richieste di adottare i principi che sono alla base del suo successo, non c'è praticamente alcuna ricerca e certezza assoluta sul ruolo di Wikipedia come fonte di informazioni sulla salute. Sono necessari studi osservazionali in contesti diversi per documentare quanto spesso i consumatori cercano informazioni sanitarie online e sono necessari studi in ambito clinico per stimare l'impatto di questo comportamento sulla relazione medico-paziente.
In sintesi è fondamentale sapere che informazioni pubblicate in Internet non sono sempre veritiere. Ne deriva una estrema variabilità della qualità delle informazioni online.
Ciò è importante in ambito sanitario perché l’uso di informazioni errate e/o incomplete, come detto prima, può condurre a comportamenti dannosi per la salute.

*Medico pediatra

 



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